Il libro InteraMente in origine era nato con un’introduzione scritta da me, Valerio Sarmati, ma proprio negli ultimi minuti prima di mandare in stampa il libro, ho deciso di toglierla del tutto.
In questo post però colgo l’occasione per pubblicare quel testo inedito, ma anche di spiegare le motivazioni di tale omissione.
Sostanzialmente le motivazioni che mi hanno spinto a mettere in discussione la presenza dell’introduzione nel manoscritto sono tre
MOTIVAZIONE N° 1
La prima motivazione è stata di natura stilistica, infatti, i 19 capitoli del libro, sono preceduti dalla prefazione del filosofo Alfonso Maurizio Iacono che di per se oltre a tutto il suo valore che avremo modo di discutere in un altro post, già contiene alcuni elementi introduttivi riferendosi al stile narrativo utilizzato nel libro al ruolo del terapista nella relazione con il proprio paziente e con il sapere, ma il valore introduttivo della prefazione di Iacono è di natura storica. Di fatto introduce la riabilitazione neurocognitiva attraverso un flusso storico fatto di eventi e specialmente di persone. Per questo motivo non ho voluto far seguire a questa prefazione l’introduzione dell’autore
MOTIVAZIONE N° 2
La seconda motivazione è sempre legata alla presenza della prefazione. Forse i non addetti ai lavori o gli studiosi di nuova generazione non conosceranno alcuni frammenti delle origini della teoria neurocognitiva di Carlo Perfetti e gli sfuggirà probabilmente la connessione tra i due uomini e i due scienziati Iacono-Perfetti. Ad altri invece suonerà piuttosto strano il connubio tra riabilitazione, che sembra essere figlia delle scienze naturali, quelle care al metro in grado di misurare tutto, con la più umanistica ed eterea filosofia. Alfonso Maurizio Iacono nella sua prefazione citerà proprio Claude Bernard, riferendosi al bisogno della medicina di dirigere la propria attenzione alla persona e non alla malattia, per questo, come può il riabilitatore non farsi accompagnare nel proprio cammino anche dalle scienze definite umanistiche? Tra Iacono e Perfetti nasceva una forte amicizia e intesa intellettuale che influì direttamente nel tessuto della teoria neurocognitiva della riabilitazione. La prefazione di Iacono all’interno di InteraMente, doveva assumere un’identità a se stante e collegare il lettore direttamente alle storie umane presenti nel libro. L’introduzione non poteva avere spazio ne prima e ne dopo un contributo così importante come quello offerto dal filosofo.
MOTIVAZIONE 3
Nella quarta di copertina avevo già voluto inserire gli aspetti più importanti che avrei voluto fossero presenti nell’introduzione, ovvero che il libro nasce per rispondere alle domande più frequenti che ho ricevuto sia da pazienti che da colleghi in questi ultimi venti anni, ma cosa ancora più importante per farne nascere di nuove. Perché la difficoltà spesso non sta nel rispondere alle domande, ma risiede proprio nel saper fare le domande.
Ora che ho chiarito, le motivazioni dell’assenza di un testo di introduzione al mio libro, ho comunque il piacere di condividere cosa non è stato pubblicato.
INTRODUZIONE A INTERAMENTE
Non ho avuto molti dubbi sulla scelta di ricorrere al self publishing per la pubblicazione di InteraMente, quindi senza passare per un editore alle cui domande non avrei saputo rispondere con risolutezza. La prima domanda che mi avrebbe certamente messo in crisi sarebbe stata :
«A chi è rivolto il libro, chi sarà il lettore?»
Non avrei voluto spiegare che InteraMente è un libro rivolto tanto al paziente che ha subito un ictus, quanto al suo familiare, ma che allo stesso tempo si rivolge anche al professionista della riabilitazione e infine a chiunque sia interessato alle neuroscienze e alle meraviglie del cervello umano.
Le norme editoriali che richiedono di rivolgersi a un pubblico ben specifico, si discostano dal mio modo di interpretare la riabilitazione come un sistema ecologico, all’interno del quale la separazione risulta artificiale e dannosa. InteraMente, è la spinta di ogni individuo nel ritrovare l’integrità del proprio corpo in seguito a un ictus, ma è anche la sua intuizione nel non separarlo mai dalla mente. Il tema dell’intero, dell’unità e del sistema, saranno ricorrenti nelle pagine del libro, partendo dall’integrità della persona fino a quella della comunità in cui si riflette, dove non sono i singoli elementi al centro dell’attenzione, ma le loro relazioni reciproche. Questo spostare l’attenzione dall’unità al sistema complesso, ha il compito di interrogare anche la riabilitazione sulle sue pratiche, i suoi contenuti e sui interlocutori.
Altra domanda dell’editore a cui ho evitato di sottopormi è stata:
«Quale è il genere letterario del libro?»
Infatti il lettore dovrà perdonare il frequente ricorso a eventi della mia vita che la rendono un’opera autobiografica, tuttavia i racconti delle vicende dei miei pazienti e delle “bizzarrie” di alcuni dei loro deficit cognitivi e di come questi abbiano avuto un impatto incredibile sulla loro esistenza, potrebbero farla rientrare, come mi auguro, nella categoria della medicina narrativa, si tratta però anche di un saggio, in quanto non potevano mancare riferimenti tecnici alle più importanti ricerche scientifiche nel campo della riabilitazione o piuttosto anche un manuale, per la presenza di indicazioni pratiche ed esempi di esercizi da proporre al paziente. Per questo ho preferito concentrarmi interamente sulle domande del lettore e non su quelle dell’eventuale editore.
– Cosa accade in seguito a un ictus?
– Quali sono gli aspetti da considerare per il recupero?
– Cos’è la riabilitazione neurocognitiva, come si è sviluppata e come funziona?
– Ci sono consigli pratici che il paziente può seguire per migliorare il suo recupero?
– Cos’è importante evitare per non ostacolare o rallentare il recupero?
– Quale è il ruolo del familiare nel recupero del paziente?
– Ci sono esempi di esercizi da seguire in casa?
Domande a cui mi sono trovato spesso a dover rispondere durante la mia vita e che hanno rappresentato l’oggetto di tutto il mio interesse tanto personale quanto professionale e che spero dalla lettura, si possano trovare alcune delle risposte o meglio ancora, che questa, aiuti a elaborare nuove domande più efficaci.
Perché la difficoltà non sta nel rispondere, ma nel saper fare le domande.
Dove poter trovare InteraMente?
Su Amazon puoi trovare la versione cartacea e la versione E-book.
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