FAQ Domande frequenti

Domande Frequenti di chi vuole iscriversi e/o di chi si è già iscritto/a al programma ResilientS

Qui puoi trovare le risposte alle domande che generalmente ci vengono poste dai pazienti e dai familiari che si sono appena iscritti al programma ResilientS o di chi sta per farlo e vuole risolvere alcuni dubbi. In fondo alla pagina lasciamo comunque i nostri contatti se non trovate la risposta alla vostre domande.

Come faccio a sapere se sono idoneo/a per accedere al Programma Resilients?

C’è un limite di età?

Sì. Il Programma ResilientS è stato ideato per il recupero dei pazienti adulti. Previa visita di valutazione verranno accettati pazienti a partire dai 14 anni di età. 

Non ho nessuno che mi aiuti posso accedere comunque?

No. Gli esercizi devono essere svolti dal paziente con i terapisti e i familiari. Purtroppo non è possibile accedere al programma senza che il paziente abbia alcun tipo di supporto o assistenza. 

Il mio familiare è in coma, possiamo accedere al Programma?

No. Per seguire il nostro programma di Riabilitazione Home-Based è necessario che il paziente abbia conservato un minimo stato di veglia che gli consenta di rispondere al trattamento, anche solo con cenno del capo o espressioni visive. Questa è da considerarsi una risposta esclusiva per il nostro programma e non significa che il paziente non debba ricevere riabilitazione che anche e soprattutto in una condizione di coma è fondamentale

Non ho avuto una lesione cerebrale, ma un altra patologia, posso accedere al Programma?

No. Il nostro programma è stato ideato esclusivamente per il recupero in seguito a lesione cerebrale causato da ( ictus, ischemia cerebrale, emorragia cerebrale, rottura aneurisma, MAV, trauma cranico, post intervento chirurgico, vasculopatie). Questa risposta è da considerarsi esclusiva per il nostro programma, infatti, la riabilitazione neurocognitiva è un approccio riabilitativo indicato per tutte le patologie ortopediche e neurologiche. 

È possibile conciliare la Neurocognitiva con le altre terapie?

Il Perfetti va in contrasto con la rieducazione motoria che sto eseguendo?

Una volta che si ha la necessità di cambiare terapia e passare dalla terapia muscolare a quella neurocognitiva, l’ideale è farlo in modo serio affidando il giusto spazio e tempo al nuovo progetto riabilitativo. Il nostro consiglio è quello di prendervi un periodo  di prova se non siete ancora sicuri, circa due mesi dove vi impegnate totalmente a seguire il progetto di riabilitazione neurocognitiva per poi decidere al termine del periodo quale terapia sentite vi offra più benefici. Per un approfondimento rimandiamo all’articolo sulla spasticità.

Cosa devo fare con il/la fisioterapista che già viene 1 o 2 volte a settimana?

La nostra missione raggiunge il suo massimo compimento quando possiamo aiutare un paziente nel suo recupero e allo stesso tempo riusciamo a formare un professionista in ambito neurocognitivo. Per questo noi saremo lieti di incontrare anche il tuo professionista durante le visite on-line e di collaborare insieme. Molti professionisti ogni anno decidono di specializzarsi in riabilitazione neurocognitiva frequentando tirocini e corsi di formazione, questa potrebbe essere un’occasione per il professionista per approfondire un nuovo ambito della riabilitazione. Condividi con il professionista i nostri contenuti e chiedigli consiglio. Condividi anche la pagina della nostra accademia invitandolo a iscriversi se interessato perché un coinvolgimento consapevole di tutti i membri della squadra offre maggiori vantaggi. Neurocognitive Academy

Domande generali sugli esercizi

Gli esercizi sono specifici per ogni paziente?
Certo. Ogni paziente riceve una prima visita di valutazione dove viene identificato un programma di esercizi specifici. Ad ogni incontro con il professionista gli esercizi vengono adattati di volta in volta in base all’andamento del paziente. Il programma di lavoro che riceve il paziente non è standard, ma unico e costruito sulle specificità di ogni singolo paziente
Il paziente può eseguire gli esercizi da solo?

No. Altrimenti ricadiamo nella terapia fisica e meccanica dove al paziente è richiesto di eseguire dei movimenti aspecifici senza il controllo sulle componenti della patologia. Gli esercizi del nostro programma di riabilitazione devono essere sempre eseguiti dal paziente insieme al suo fisioterapista o in assenza di questo, insieme al proprio familiare.

Devo acquistare delle attrezzature per realizzare gli esercizi?
In linea di massima ogni esercizio che richiede l’interazione del paziente con un oggetto, quest’ultimo può essere realizzato in casa a basso costo.

Esercizi, quanto tempo, quanti giorni?

Quanti giorni alla settimana devo fare terapia?
L’ideale è tutti i giorni. Uno o due giorni di pausa a settimana sono comunque accettabili. Esempio: se il paziente può svolgere la terapia solo 2 o 3 volte a settimana, deve aver chiaro che potrebbe ottenere meno risultati di chi invece può dedicare alla terapia tutti i giorni. “Quante ore vorreste che il paziente riceva terapia se fosse ricoverato in clinica?” Immaginiamo che la risposta sia tutti i giorni, pertanto dovremmo applicare in casa lo stesso criterio.
Quante ore al giorno devo fare terapia?

Non c’è una quantità prestabilita o un limite di tempo. L’ideale è fare terapia in due occasioni durante la giornata Es. Una sessione al mattino di 1h e 30 e una sessione al pomeriggio di 1h e 30. Il minimo accettabile per poter notare dei cambiamenti è di 1 h al giorno. Anche in questo caso: “In clinica sareste soddisfatti se il paziente ricevesse terapia per una sola ora al giorno?”

Quanto deve durare ogni esercizio?
Consigliamo di non scendere sotto i 15 min ad esercizio. Ovviamente non c’è una ricetta fissa, l’esercizio è un’esperienza che il paziente fa con il proprio corpo e potrebbero esserci dei giorni in cui con un esercizio sta sentendo meglio il suo corpo e sta imparando nuovi aspetti, in quel caso il terapista non controllerà l’orologio, ma si concentrerà sull’esercizio.
C’è un orario migliore?

Non c’è un orario prestabilito. È chiaro che il paziente potrebbe rendere meglio o peggio in diversi momenti della giornata a seconda del suo gradi di stanchezza e di attenzione, ma non per questo significa che gli esercizi devono essere proposti proprio in quei momenti, infatti potrebbe essere utile anche che il paziente impari a gestire il proprio corpo anche nei momenti in cui è meno attento, in definitiva vogliamo insegnare al paziente a gestire il proprio corpo in tutte le circostanze della giornata

Contatti

Se vuoi prima avere maggiori informazioni puoi parlare con la responsabile dell’attenzione al paziente chiamando scrivendo tramite Whatsapp o Email.


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